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Motodays 2017: delude l’assenza delle italiane

Motodays 2017


Dal 9 all’11 Marzo a Roma si è tenuta la nona edizione del Motodays, il salone della moto e dello scooter che, oltre ai vari stand delle principali case motoristiche e ai grandi rivenditori d’abbigliamento e ricambistica, offre la possibilità di provare le ultime novità direttamente su strada grazie ai molti test ride organizzati dai principali marchi.
Quest’anno, a colpire in particolar modo la mia attenzione, è stato l’assenza dei produttori italiani: Ducati, Aprilia, Mv e Vespa.



Kawasaki, Suzuki, Honda, Yamaha, Ktm, Royal Enfield, Triumph, Indian, Harley-Davidson, BMW, Kymco e Benelli hanno partecipato in veste ufficiale presentando le ultime novità e, nella maggior parte dei casi, rendendo quest’ultime possibili da provare su strada.
La fiera delle due ruote di Roma ha sempre rappresentato un punto di riferimento per il centro-sud Italia ma, con il passare degli anni, la differenza qualitativa rispetto ai grandi eventi che si svolgono al nord sta diventando abissale.


Tra le varie ufficiali da gara segnaliamo la presenza della Honda RC213V campione del mondo di Motogp con Marc Marquez e la Yamaha M1 del nove volte campione del mondo Valentino Rossi. Molto interessante la presenza della Superbike Honda CBR1000RR FIREBLADE SP2 con la quale Nicky Hyden correrà il campionato SBK 2017.




Per la prima volta ho avuto il piacere di vedere e toccare con mano la nuova Suzuki GSX-R 1000 e devo dire di esserne rimasto positivamente colpito. Dopo circa dieci anni di oblio credo che la Casa di Hamamatsu stia finalmente ritrovando la retta via! La nuova supersportiva mille della casa japponese ha fatto uno step importante rispetto al modello precedente. Le migliorie sono moltissime e si palesano sotto ogni aspetto: l’elettronica, la ciclistica e, parere personale, anche l’estetica.
E’ tutto ancora da dimostrare ma che in Suzuki stiano lavorando duramente lo si è potuto vedere dai risultati sportivi degli ultimi anni in Motogp e questa ultima creatura stradale ne è lo specchio e la riprova.





Discorso leggermente diverso per quanto riguarda la nuova Fireblade di casa Honda. Sicuramente un passo avanti rispetto ai modelli precedenti grazie alla presenza di un’elettronica all’avanguardia ma ancora sottotono quando la si confronta alle dirette concorrenti 1000cc. Esteticamente gradevole ma poco “affilata” credo che in Honda stiano lavorando ad un progetto ben più grande.

Chiudiamo il paragrafo supersportive con le oramai affermate Kawasaki ZX10R, BMW S1000RR e Yamaha R1 in versione 2017. La prima consacrata da Jonny Rea e la sua schiacciante superiorità nel campionato Superbike, la seconda “pionieristica” nell’insegnare a tutti gli altri marchi come progettare una maxi supersportiva di ultima generazione, la terza un’assoluta novità! Sicuramente tre mezzi che, per quanto diversi tra loro, riescono sicuramente a porre un potenziale acquirente di fronte ad un’ardua scelta. I cavalli non mancano su nessuna delle tre ma l’erogazione di quest’ultimi e una preferenza estetica possono fare la differenza in fase d’acquisto.




Un doveroso sguardo alle leader di mercato maxi enduro ha catturato la mia attenzione all’interno dello stand Ktm grazie al fascino della regina 1290 super adventure nelle versioni S, R e T. Sarà per le colorazioni arancio Ktm o per le linee azzeccate ma questa moto inspira in me un’incondizionata voglia di partire senza una meta precisa. Sempre validissime la BMW GS1200 che non ha proprio bisogno di presentazioni e la meno costosa Triumph Tiger Explorer.

Il mondo delle “nude” stradali, in leggera flessione causa l’avvento delle maxi sportive degli ultimi anni, vede spiccare Kawasaki con la nuova Z900cc. Quest’ultima, proveniente da un’evoluzione che dura da quasi quindici anni, è sempre un progetto molto appetibile con un ottimo rapporto qualità prezzo.



Non può mancare un doveroso apprezzamento a Triumph per i modelli Speed e StreetTriple che, qualitativamente, sono arrivati ad un livello davvero impressionante. Se si vuole investire qualche euro in più rimanendo sulle nude stradali siamo di fronte a qualcosa che non si può non prendere in considerazione.


Ho trovato personalmente mozzafiato la nuova Ktm Superduke R. Un’estetica senza compromessi eguagliata solo dal prezzo, una potenza sconvolgente per una naked che però non riesco a vedere sfruttabile per un utilizzo prettamente stradale.

Concludendo, la fiera delle due ruote di Roma mi ha lasciato con l’amaro in bocca. Mi sarei aspettato sicuramente di più dalla capitale.
Anno dopo anno il livello scende e, se messa a confronto con i grandi eventi di Milano e Verona, il Motodays appare più vicino all’essere un mercatino che una vera fiera. Spero nei prossimi anni di vedere un netto miglioramento che riporti il Motodays al lustro che si era costruito nelle prime edizioni.

di BRAY HILL