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VIDEO: Presentazione libro Gian Luigi Picchi ” I miei anni in Autodelta” – Museo Fratelli Cozzi

Presentazione Libro Gian Luigi Picchi

I miei anni in Autodelta – La lunga strada verso l’Europeo 1971

Conferenza sul pilotaggio con Gian Luigi Picchi - Davide Cironi

Un libro unico, per un pilota unico. Abbiamo presentato agli appassionati “I miei anni in Autodelta” di Gian Luigi Picchi (edito da Drive Experience nella splendida cornice del Museo Fratelli Cozzi a Legnano (MI) in compagnia di vetture Alfa Romeo di prestigio e pezzi da collezione che non è semplice vedere altrove.

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Dal capitolo Zandvoort 1971, il duello: “Al terzo giro era in testa Van Der Sluis con me appiccicato alla coda e Boshuis, a sua volta, appiccicato alla mia. Zeccoli era in coda all’olandese che, alla fine del giro, mentre impostavamo tutti e tre curva Tarzan, mi diede un colpo nella fiancata destra, mandandomi in testacoda. Persi una ventina di secondi e alcune posizioni. Cominciai la rincorsa. Inutile descrivere il mio stato d’animo. Coltello-tra-i-denti“.

Al ventiduesimo giro feci il giro record. L’olandese davanti era sempre al limite, con le ruote fumanti in frenata, di traverso nel lento. Alzava continuamente la testa per controllarmi dal retrovisore. Eravamo ormai a portata di sguardo attraverso il suo specchietto, gli ero vicinissimo. Allungava a dismisura le frenate, aveva paura che gli rendessi la tamponata. Questo mi facilitava il compito di trovare il punto di sorpasso, ma avrei dovuto farlo in un punto sicuro da un altro contatto a mio danno. Decisi che lo avrei passato a Tarzan, appoggiandomi alla sua fiancata per spingerlo poi sulla polvere all’esterno, facendogli perdere trazione (per impedirgli di starmi attaccato al tornante centrale). Non servì il mio stratagemma. Curva a destra su dosso, per non decollare bisognava alleggerire e tenere giù l’avantreno. Il muso della mia GTA Junior era ad un metro dalla sua coda. Mi guardò dallo specchietto, aveva paura che lo tamponassi, non alzò, decollando rovinosamente fuori pista. Si auto-eliminò, evitandomi una situazione a rischio per il punteggio. Vinsi e incamerai punti. Come l’anno prima, quando tagliai il traguardo, vidi i meccanici Autodelta, Siena, Bussinello e Speluzzi saltare dietro il muretto della pit lane. Una emozione incontenibile“.

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