Tomaini Racconta: Gli anni di Regazzoni, Lauda e Villeneuve in Ferrari
La prima regola di chi sta al Muretto è quella di non affezionarsi ai piloti, lo sanno tutti. Con alcuni di loro però era davvero impossibile non farlo, Gilles Villeneuve era uno di questi. Ce lo racconta l’uomo che forse più da vicino lo ha conosciuto durante la sua permanenza in Ferrari.
Da “Non ti guiderò mai” di Antonio Tomaini – Drive Experience Editore:
“Stava seduto per ore senza mai scendere, anche quando i meccanici stavano eseguendo lunghi interventi sulla sua macchina. Quello era il suo elemento naturale, come l’acqua per i pesci. La Ferrari era un’estensione del suo corpo. Minutino, gracile persino, dall’aspetto quasi inadatto a quel mestiere. Non ci volle molto per ricrederci. Quanta furia era racchiusa in quel piccolo essere. Già dalle prime prove rimasi sconcertato, spaccava tutto. A ogni giro rientrava ai box con qualcosa di rotto. Quante le volte, quand’era ai primi posti sulla griglia di partenza, che gli raccomandavo di usare più testa e meno cuore. “Sì Antonio”, non Tom, com’era uso chiamarmi, mi rassicurava con un malizioso sorrisetto. Abbassata la visiera però, il cuore prendeva sempre il sopravvento”.
Clay Ragazzoni, Niki Lauda, Carlos Reutemann, Renè Arnoux, Mario Andretti, Michele Alboreto, Jody Scheckter, Didier Pironi, Patrick Tambay; in 13 anni di Scuderia Ferrari il grande Tomaini ne ha visti di piloti. Nel suo libro racconta per bene ognuno di loro, chi con maggiore trasporto come per Villeneuve, chi con più freddezza professionale, ma tutti dal prezioso punto di vista tecnico e umano che solo gli allora presenti potevano e possono vantare.
Con Gilles Villeneuve
Con Niki Lauda
Con Jody Scheckter
Con Michele Alboreto
Con René Arnoux
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