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VIDEO – Alfa Romeo Giulia Ti Super: Vincere domenica, vendere lunedì

Alfa Romeo Giulia Ti Super


Un simbolo come pochi altri nel panorama mondiale delle competizioni, una reginetta della sua categoria, troppo avanzata per i suoi tempi e ancora oggi di una purezza meccanica da fare invidia a mezzo mondo. La Giulia Ti Super (detta “Quadrifoglio”) è una creatura rara e affascinante che in pochi hanno avuto il privilegio di assaporare fino in fondo. Ascoltate il suono dei suoi Weber 45!

Alfa Romeo Giulia Ti Super - Davide Cironi Drive Experience

Vi faccio una domanda: mettiamo che dobbiate comprare una berlina da usare tutti i giorni, quindi comoda, spaziosa, adatta all’onesto padre di famiglia ma anche divertente, bella e rispettata da tutti su strada.

Quanto influirebbe in tal caso una carriera sportiva nella scelta di questa berlina? Mi spiego meglio: entrando in concessionario e vedendo tre berline di tre marchi diversi che hanno corso una contro l’altra, scegliereste quella che ha vinto o una delle due che hanno perso?

Già nei primi anni 60 era chiaro che nessuno volesse girare in strada con una perdente. Lo capirono in Ford, quando affidarono la loro Cortina alle cure degli uomini Lotus che la stravolsero rendendola un’arma da guerra. Da bruttina e antisesso divenne automaticamente affascinante quando in pista prese a schiaffi mezzo mondo grazie a Colin Chapman.

Da questa leggenda è ispirata l’attuale Giulia Quadrifoglio, macchina incredibile, ma che non viene impiegata in nessuna competizione e che è stata pensata per la strada. Questo è un problema per i puristi del marchio, anche per chi come me l’adora.

Di 501 esemplari prodotti ne sono sopravvissuti circa 50. Quest’auto in particolare è stata riportata in patria dal nostro amico Corrado Lopresto, collezionista affermato a livello internazionale per la sua eccentricità e per la maniacale cura che riserva ai suoi restauri.

Lopresto ha un’affascinante teoria riguardo il restauro conservativo che gli è valso il riconoscimento dell’UNESCO per il famoso restauro della sua Giulietta SZ Coda Tronca (metà conservata, metà restaurata). Quest’affascinante maniera di intendere l’auto storica ci ha conquistato e crediamo proprio non sarà l’ultima volta che tratteremo una vettura della sua prestigiosa collezione, nella quale figurano quasi esclusivamente prototipi, esemplari unici o n.1 di telaio.

di Davide Cironi

si ringrazia Lopresto Collection