L’Ingegner Nicola Materazzi ci ha lasciato – il papà della F40 si è spento a 83 anni
Questa notte verso le 2:00 non riuscivo a prendere sonno e mi è tornato in mente il giorno in cui ho guidato una F40 con Dario Benuzzi a fianco, sulle colline intorno a Maranello. Una delle esperienze più assurde che mi siano capitate, a cui non ripenso così spesso come sarebbe naturale fare. Un pensiero che mi è piombato nel cuore della notte senza motivo… forse senza motivo. Stamattina imparo che forse un motivo invece c’era.
Non mi metterò a scrivere tutto quello che potrei scrivere. Penso che le interviste fatte insieme siano sufficienti a parlare per me in questa circostanza. In tutte le ultime telefonate l’Ingegnere chiudeva sempre con “Davide, mi venga a trovare” e lo diceva senza specificare il sottinteso “che non ho tanto tempo ancora”.
Proprio nell’ultima telefonata di qualche giorno fa ce la siamo presa a morte con le macchine elettriche e l’Ing. mi ha detto “visto che i giornalisti fanno finta di non sapere o sono soltanto stupidi, lo deve dire lei come stanno le cose”, con il suo tipico modo di esprimersi che ha fatto innamorare mezzo mondo, purtroppo solo in età avanzata.
Ci era venuta la mezza idea di fare un’intervista nuova, proprio sulla mobilità del futuro e sulle contraddizioni di questa presunta era elettrica, ma alla fine tornavamo sempre a parlare delle macchine che ci interessano davvero. Mi chiedeva impressioni di guida ogni volta, di qualsiasi nuovo modello che lo incuriosiva, e io mi sentivo importante con tutta questa considerazione.
Ci lascia oggi Nicola Materazzi, il papà della F40, Ingegnere di una stirpe che purtroppo sta scomparendo e che sta a noi ricordare e tramandare. A me lascia anche una figura di riferimento estremamente lucida e preziosa, che sapeva rispondere a qualsiasi domanda tecnica con un fiume di informazioni che era sempre un onore poter ascoltare.
Sono stato immensamente fortunato.
di Davide Cironi
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