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Ferrari 360 Challenge Stradale: La prima della stirpe – Davide Cironi

Basata sulla già molto fortunata 360 Modena, la Challenge Stradale era il top della sua epoca, quando in famiglia chi comandava era la Enzo e in pista chi vinceva erano Schumacher e Barrichello. Come presentazione basterebbe già questo, ma chiunque sia un minimo appassionato di motori sa anche che il suo V8 da 425 cv ha anche il suono più spavaldo e sfacciato di sempre. Andiamo a guidarla in montagna!

Ferrari 360 Challenge Stradale: La prima della stirpe - Davide Cironi

Qualche fastidio come è normale che sia agli albori di una nuova tecnologia, se pensiamo anche che la frizione della 360 non era molto diversa dalla monodisco della 348 già arrivata al capolinea e con capacità di coppia limitate.

Per essere precisi un’altra esperienza non molto positiva relativa al cambio è proprio quella dei paddle, che erano all’epoca solo sviluppati verso l’alto e non verso il basso, obbligandoti a muovere le mani per cambiare a certe angolazioni volante con un po’ di scomodità.

Dobbiamo però pensare che tutto questo era il top del top a suo tempo. Nessuna era all’avanguardia come la CS in quel periodo, tranne la Enzo. Quello che ti fa restare innamorato della Challenge Stradale, come ho detto guidandola, è l’handling. Nonostante l’esemplare in prova sia poggiata su una gommatura non freschissima, in curva la sensazione è appagante al 100%. Lo sterzo e la sua risposta sono impeccabili. L’avantreno e come tutte le sospensioni si comportano su una strada di montagna lontanissima dall’essere una pista, sono ancora validissime oggi, dopo esattamente 20 anni.

È incredibile nel 2023 pensare a quanto risulti primordiale un’esperienza di guida su una Ferrari che ti ricordi essere stata per un periodo un pinnacolo tecnologico mondiale. Eppure la sensazione è quella. Come ripeto, si sente di stare dentro a qualcosa che ha dato il via ad una lunga stirpe di macchine speciali. In più, la Challenge Stradale, essendo la prima, non venne a suo tempo accolta con le speculazioni commerciali che oggi un po’ dominano gli acquisti di alcune Ferrari.

Chi comprò la CS vent’anni fa, 90 su 100, lo fece perché aveva intenzione di passare parecchio tempo in pista. Non so quanto oggi sia ancora così… ma poco importa. Tanto alla fine ognuno di noi comprerebbe una Challenge Stradale anche solo per metterla in moto e sfondarsi i timpani con una delle musiche più belle della storia.

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