Porsche

In GARA con Porsche Cayman CUP nel GT National Series (VIDEO 1/2) – Davide Cironi

Come da antica tradizione, anche stavolta, mi sono buttato di testa in una cosa che avrebbe necessitato preparazione e metodo, senza avere il tempo di farlo. Già l’adrenalina di correre sarebbe sufficiente, ma buttarsi in gara senza aver mai toccato la macchina in questione è proprio il massimo della botta…

Mi butto nella mischia con una Porsche Cayman CUP nel GT National Series (GARA 1) - Davide Cironi

Qualche spiegazione che forse dal video non traspare, per aiutarvi a capire meglio com’è andata questa GARA1:
Appena messo piede in macchina becco 2 secondi dal migliore in pista, perdendo una marea di tempo in frenata per un pessimo feeling sul pedale centrale. Subito però la Cayman CUP mi da una grandissima confidenza per tutto il resto. Bilanciatissima, intuitiva, reattiva nella maniera più piacevole. Dal secondo turno di libere il pedale inizia a perdere quella brutta spugnosità e finalmente posso iniziare a pestare forte come gli altri, ancora più contento dopo aver fatto fissare il sedile che mi ballava a destra e sinistra. Un secondo guadagnato sul giro prima di iniziare le qualifiche, con la consapevolezza di stare “con il freno a mano tirato”.


In qualifica, con le idee più chiare sul cosa poter chiedere alla macchina, imposto un giro decoroso, che mi fa capire dove sto usando la marcia sbagliata per eccesso di educazione verso il Team TecnoSport. Esattamente a 10:28 lo capisco in modo definitivo, complice il tappo della E46 che mi fa perdere un buon secondo sul tempo di qualifica. Quel tratto è tutto da seconda, e infatti il leader della sessione, scoprirò, usa quel rapporto fino all’ultima curva. La macchina viene un po’ violentata ma il risultato è lampante. Se avessi usato la seconda mi sarei tolto di dosso la E46 più facilmente senza dover aspettare che facesse strada. In gara mi metto in tasca questo appunto.
Stacco un buon 18:09 nonostante l’errore, ma nel giro successivo, dove avrei già provato a cambiare tecnica, le gomme in fin di vita mi crollano improvvisamente. Non posso più chiedere niente alla mia Cayman e le qualifiche finiscono con il best del primo lanciato.


Parte Gara1 e capisco subito un’altra cosa: partire troppo educato non è stata una buona idea. Avevo in mente di non fare casino nelle prime curve per prenderli uno per uno ma è la peggiore pensata che potessi fare. Resto incastrato indietro per troppi giri a combattere con un pilota che gira 4 secondi più lento di me e impegna tutto il suo tempo a rallentare me invece che scappare avanti. Lo passo con una bella fatica, complice la pista supertecnica, qualche cv mancante e l’eccessivo buonsenso. Tutta Gara1 faccio il gentile, non rischio neanche un graffio e studio le situazioni pensando che non mi importasse troppo stare avanti, quanto imparare i meccanismi di questo GT National CUP. In realtà mi purgo da morire quando entra la safety car e succede un casino.
Io e Gioia che mi precede passiamo la safety car per recuperare lo spazio che ci separa dal gruppo di testa, l’interruzione gioca a nostro favore e quindi non ci fermiamo ma continuiamo a rincorrere il codone. Il pilota dietro di noi non fa lo stesso, si ferma dietro la safety.
Questo vuol dire che al giro di ripartenza ce lo ritroviamo davanti e non ci fa passare, quando in realtà la sua posizione è già nostra e siamo costretti a doppiarlo per passare. Perdo una vita con il pilota doppiato che mi chiude a destra e sinistra senza motivo, i commissari non lo capiscono e non gli danno nessuna bandiera. Riesco ad andare via quando ormai la gara sta finendo e chiudo quarto con un po’ di amaro in bocca. Per Gara2 ho già imparato un milione di cose a questo punto, determinato a farla finire diversamente il giorno successivo…

di Davide Cironi

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