Interviste

Intervista a Jean Alesi: l’ultimo pilota del V12 Ferrari in F1 – di Davide Cironi

La generazione di piloti che comprende Jean Alesi fu molto facile da tifare, grazie al particolare periodo storico nel quale si trovava a militare nel Mondiale di Formula 1. Macchine rumorose, diverse tra loro per aspetto e soluzioni tecniche, ma già abbastanza moderne per essere molto molto veloci e aerodinamiche. Fortissimi carichi sulle ali, tante scintille a terra, tanta bagarre e soprattutto piloti ancora molto legati per stile e carattere alla bella vecchia scuola.

Negli ultimi tre, quattro anni abbiamo in F1 un campionato avvincente, strapotere Mercedes a parte, proprio per merito dei piloti, delle nuove leve, sempre più giovani e sbarbate, sempre più figlie dei simulatori e della guida pulita, permessa dalle nuove vetture. La generazione di Alesi invece fu forse l’ultima ad avere l’aspetto di giovani uomini, non di teenager (seppur teenager con fenomenale talento).

Mitizzare i piloti fino alla fine degli anni ’90, chiudendo il ciclo, a mio inutile avviso, con il duello Hakkinen-Schumacher, era più facile. Non davano la sensazione di essere ragazzini strappati troppo presto dai giochi, ma di essere uomini nel corretto spazio e tempo, pronti ad un rischio troppo alto, che li rendeva superiori, dei semi-dei. Per questo fu facile amare Jean Alesi vestito di rosso, anche se purtroppo ebbe tanta sfortuna sulla Rossa.

Giovanni Roberto Alesi, francesizzato Alesì, ha origini siciliane. Nasce in Francia dopo che suo padre Franco, carrozziere della provincia di Trapani, e sua madre Francesca (di Caltanissetta) emigrano verso la Provence, precisamente ad Avignon. Sembra perfetto per un pilota della Scuderia Ferrari, nel momento in cui avrebbe fatto anche comodo a Maranello un rappresentate della Francia, con sangue italiano.

Nel 1991 dunque, nonostante un contratto già firmato con Williams, Jean Alesi viene strappato via dai colori Rothmans (pagando anche una penale di 4 milioni di dollari) comprendendo nell’accordo una F40 nuova nuova, quella che nelle ultime settimane Jean ha venduto per sostenere la carriera del figlioletto Giuliano. Ci pensate ad una F40 unico proprietario, sul libretto a nome Jean Alesi? Uno che oltre ad essere stato un pilota Ferrari F1, con l’F40 ci ha anche corso a Laguna Seca nell’89 strappando un 3° posto contro Audi ufficiale e la loro trazione Quattro?

Durante le interviste di Lords of Carbon, abbiamo incontrato Jean. Non potevamo non fare con lui una bella chiacchierata sulle Corse di ieri e di domani. Un uomo molto intelligente e un pilota dell’epoca che mi teneva sveglio all’alba con il modellino della 642 V12 stretto in mano, F1 sfortunata ma romantica, con uno dei suoni più belli della storia.

di Davide Cironi

Davide Cironi intervista Jean Alesi: l'ultimo pilota del V12 Ferrari in F1

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