Interviste

Tomaini Racconta: Com’è nata la leggenda Osella

Un esemplare unico di Osella “chiusa”

Antonio Tomaini è stato per 13 anni Responsabile della Gestione Sportiva presso la Scuderia Ferrari Formula Uno. Ha vinto il DTM 1993 con Nicola Larini, che aveva già gestito da dietro al muretto della Osella F1, ritrovando presso Alfa Corse un marchio a lui ben noto; Abarth. In questa terza puntata di “Tomaini Racconta” ci parlerà del passaggio delle vetture Sport da Abarth ad Osella. Quando Fiat acquisì il marchio Abarth non si interessò alle vetture da competizione. Fu Enzo Osella a rilevare tutto il materiale Corse, insieme al quale venne via anche Tomaini:

Tomaini Racconta: Come è nata la leggenda Osella - Davide Cironi Drive Experience

Dalla introduzione del libro “Non ti guiderò mai” di Antonio Tomaini: “Abarth mi chiese di assumere Tomaini, cosa che fui ben lieto di fare dal momento che gran parte del merito di quello che negli anni è divenuta l’Osella lo devo senza dubbio a lui, al suo ingegno e alle sue capacità” – Enzo Osella

Osella FA2

Il libro descrive a fondo l’esperienza con Osella: “Le disponibilità economiche erano quello che erano quindi, nella più rigorosa economia, avevamo preparato al meglio le due vetture destinate ai piloti Nanni Galli e Derek Bell (in sostituzione di Arturo Merzario, impegnato con la Ferrari) e organizzato la trasferta con un ridottissimo numero di meccanici. Al momento di partire, l’autista, che era anche un meccanico indispensabile a formare la sparuta squadra, diede forfait adducendo giustificazioni poco convincenti, che avevano più l’aspetto di una rimostranza per un qualcosa di non attuato che, a suo giudizio intendeva invece gli fosse riconosciuto. Che guaio preoccupante quello che si presentava, non semplice da rimediare.

Tomaini e i primi passi della PA2 con V.Brambilla

Rischiava di saltare tutto, di veder sfumare un obiettivo che avevamo perseguito con tutte le nostre risorse. Rimaneva un’unica possibilità: Costanzo, un meccanico capace anche di guidare la bisarca, che però già da qualche tempo aveva dovuto rinunciare alle trasferte per problemi di famiglia. Non so quali tasti avesse toccato Osella per sensibilizzarlo (c’è da dire che i due si veneravano) perché, ancora una volta la sua straordinaria abilità ed il carisma, ebbero la meglio. Come atto di riconoscenza, di mio, ci misi la disponibilità a viaggiare sul camion insieme a lui. I due giorni di viaggio e i quasi 1500 km, li passai pertanto a fargli compagnia. Costanzo era una di quelle rare persone che ho avuto modo di apprezzare nei miei lunghi anni di militanza nel mondo delle corse. Dotato di un’acuta intelligenza, che gli permetteva di capire il problema prima degli altri, disponeva anche di una non comune abilità per porci rimedio. Un talento raro. Solo la modestia e la mancanza di ambizione, gli hanno limitato più meritevoli traguardi”.

Il libro “Non ti guiderò mai” di Antonio Tomaini, edito con onore da Drive Experience, è disponibile ora nel nostro shop online.

di Davide Cironi

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