I vostri articoli: Renault 19 16v – Una grande sottovalutata?
Questa è la mia personale storia con un’auto ormai pressoché sparita dalle strade, la Renault 19 16v. Ho una prima serie del febbraio 1991, io che sono nato a novembre 1992. Ho comprato un’auto più grande di me, è stato quasi come ritrovare una sorella che non viveva con me da tantissimi anni. Ad un certo punto si è ripresentata a me, perché alla fine sono le auto che scelgono noi e non il contrario.
Ai tempi se la giocava con concorrenti molto agguerrite, Kadett Gsi, Golf Gti o G60, Fiat Tipo 16v, Civic Vtec, Peugeot 309 Gti, Escort RS 1.6 e via dicendo. Quella categoria di auto che faceva felici sia ragazzi che padri di famiglia con diverse necessità.
L’auto monta il famoso Motore F7p 1.8 16v da 137 cv e 135 cv (versione catalizzata), il primo motore sedicivalvole progettato da Renault dopo una lunga esperienza con i motori sovralimentati, un motore poi trapiantato sulla clio 1.8 16v e un avantreno allargato poi dirottato sulla Clio Williams.
0-100 dichiarato in 7,9 secondi e velocità di punta che arrivava ai 215km/h grazie a un cx di 0,30. Linea molto francese e squadrata in linea con i suoi tempi, ma con l’aiuto di Giugiaro. Le vendite parlano chiaro, l’auto ebbe un ottimo successo commerciale. Non me ne vogliano gli appassionati Citroen, la chiamavano “squalo” per il semplice fatto che fecero una famosa pubblicità ai tempi, spettacolo di pubblicità che facevano ai tempi.
Partiamo dal presupposto che nel 1997 mio padre ne comprò una nera, uguale identica a quella che ora è con me, 3 porte, con presa d’aria (versione catalitica). Io avevo sì e no 5 anni e lui la tenne fino al 2001, fortunatamente ho una buona memoria e ricordo bene come urlava quel 1.8 16 valvole e come mio padre si divertiva fra le curve del Trentino. Mi divertivo come un matto anch’io.
Nel 2001 purtroppo mio padre la vendette per passare alla solita Station Wagon, il ragazzo che la comprò la demolì tre mesi dopo per un incidente, motore da una parte e auto dall’altra. Fortunatamente il ragazzo rimase illeso, l’auto invece no. Poi sono cresciuto e ho iniziato a pensare ad altre cose durante l’adolescenza, le auto erano passate in secondo piano. Fino a quando non ho preso la patente non capivo ancora bene la passione che avevo dentro.
Appena presa la patente per vari problemi insieme alla mia famiglia ci siamo trasferiti in Germania. Dopo anni di buio e dimenticanza, ecco che mi torna la fissa di quell’auto guardando le vecchie foto di mio padre. Non è che fosse un grande collezionista di auto sportive, ma la sua ventina di macchine le ha cambiate e non ha dubbi che la Renault 19 16v fosse la sua preferita.
Con i primi due spicci in tasca ho iniziato la mia ricerca. La volevo nera come la sua ma è molto difficile trovarne. Fosse stata ancora circolante avrei fatto follie per riavere proprio la nostra, ma dalla pressa non c’è ritorno.
Ero un po’ perplesso e un po’ incuriosito, a 21 anni voler un auto del genere non è da tutti e porta alle varie domande del tipo “ma chi me lo fa fare”? Passa il tempo, ne trovo una bella dopo mesi e varie auto in condizioni abbastanza pietose, a 400 km da casa. Questa persona seria e disponibile mi manda quaranta foto e video per rassicurarmi che l’auto è in buonissima salute.
Mi decido e parto una domenica con mio fratello e un amico, il tempo in autostrada sembra non passare mai. Arrivo al punto, mi apre il garage e vedo questo splendido blue sport, mi batte il cuore, non so come mai ero molto emozionato, non riesco a staccarle gli occhi, l’ultima che avevo visto era quella di mio padre, parlo un’oretta abbondante con il proprietario che mi spiega la storia e i lavori fatti, non discuto molto sul prezzo e la pago.
Parto per casa e che spettacolo ragazzi… come viaggia per essere una vecchietta. Mi faccio trovare sotto casa a sorpresa con l’auto, vi lascio immaginare la faccia di mio padre. Dopo 16 anni! E la faccia di mia madre un po’ meno contenta.
Dopo oltre 4 anni ora è così, ci ho fatto viaggi e raduni, soprattutto mi ha fatto conoscere persone splendide e ha riacceso la vera passione in me, non mi ha mai abbandonato e mi regala sempre emozioni uniche quando la guido.
di Valdrin Stafa
“1999 – Insert coin to continue – raccolta di racconti dagli anni ’90”